Grotte di Miseno
Poco distanti dal capo di Miseno e dall’isolotto del cannone, sul fronte sud/ovest del capo, vi è una zona che, su un fondale dai 14 agli 8 metri, si alterna con pinnacoli e grossi scogli tra i quali si manifestano emissioni vulcaniche di CO2 e e su un crinale che mena dalla falesia verso il largo, si trova un grosso “flauto” dal quale fuoriescono bolle che attraversandolo rilasciano un gorgoglio udibile in acqua. Sulle pareti del flauto si possono vedere tracce di solfobacteri thermophylis dalla classica consistenza di filamenti bianchi. Una serie di grossi scogli con giochi di luce, mena ad una grande cavità ingrottata nella falesia, in acqua bassa, sulle pareti tanti gamberi e filamenti di solfobatteri. Immersione molto semplice e bella, adatta alla fotosub di ambiente. Sul lato Est del Capo Miseno vi è un’altra serie di ingrottamenti, probabilmente un antico Ninfeo marino, l’immersione è molto bassa la penetrazione nei cunicoli è semplice ed adatta all fotosub. In genere si combinano le due immersioni con un percorso allungato ed il gruppo viene ripreso in barca dal secondo sito.